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Catalogo generale – Edizioni Capitolo Vaticano

Monumento di Sisto IV

20,00€

Testi
A. Galli, S. Gabrielli, S. Guido, G. Mantella
Editore
Edizioni Capitolo Vaticano
Anno
2009
Formato
28.7x20 cm, punto metallico
Pagine
48, ill.
ISBN
Italiano: 9788863390032
Inglese: 9788863390292
Spagnolo: 9788863390308

Descrizione

L’opera di Antonio del Pollaiolo, 1484-1493, di Aldo Galli

Realizzato in dieci anni di intenso lavoro (1484-1493), spesi tra modellazione, fusione e rinettatura delle vaste e lavoratissime superfici di bronzo, il grandioso monumento destinato alla sepoltura di Sisto IV della Rovere determinò il trasferimento di Antonio del Pollaiolo dalla natìa Firenze a Roma su commissione dell’ambiziosissimo nipote del papa, il cardinal Giuliano. Isolata su tutti i lati, la tomba era concepita per campeggiare al centro del sacello, poggiata sulla vera e propria tomba del pontefice e leggermente sopraelevata mediante uno zoccolo di marmo verde, andato perduto in seguito ai molti spostamenti che l’opera dovette subire nei secoli. Tale tipologia segna una vistosa anomalia rispetto alla consuetudine quattrocentesca dei sepolcri papali, solitamente addossati ad una parete, ed evoca piuttosto i modelli delle tradizionali sepolture regali d’oltralpe: agli occhi dei contemporanei il catafalco sistino appariva probabilmente un monumento quasi più da re che da papa, a riprova della volontà di Giuliano della Rovere di sottolineare esplicitamente il significato politico e temporale del pontificato dello zio.
La figura del papa giace su un materasso coperto da un lenzuolo ricamato, circondata dalle sette Virtù, mentre nelle dieci specchiature sui lati convessi del basamento trovano posto le immagini allegoriche di Arti e Scienze in una struttura libera e istoriata. Gli elementi desunti dalla tradizione classica che sembrano derivare dal clima di passione antiquaria diffusa tra Quattro e Cinquecento suggeriscono un facile paragone con la vagheggiata grandezza dei bronzi antichi: nella tomba di Sisto IV ai prototipi della classicità è invece concessa un’attenzione marginale, puramente episodica, e l’insieme delle figurazioni si connota piuttosto quale esempio di uno stile tutto ‘moderno’, votato ad un rovello anatomico e disegnativo di matrice profondamente fiorentina, che si esprime in un’acutezza emotiva e in una spigolosità di contorni fondamentalmente anticlassiche.

Descrizione, analisi tecnologica e interventi di restaurodi Nazzareno Gabrielli, Sante Guido, Giuseppe Mantella

Il lungo e minuzioso intervento di restauro, protrattosi per più di due anni ha restituito al monumento funebre realizzato dal Pollaiolo la piena leggibilità degli infiniti particolari e ha permesso di rilevare le diverse fasi della realizzazione dell’opera nei successivi passaggi: dalla lavorazione dei modelli in cera e delle risultanti forme in bronzo fino al diligente lavoro di cesello e bulino della rifinitura finale.
Liberate le superfici dallo spesso strato di colore nero, applicato nei primi anni Settanta del XX secolo per camuffare il processo di corrosione dei metalli, le indagini diagnostiche preliminari e l’attenta osservazione delle singole formelle hanno condotto ad una persuasiva ricostruzione della sequenza cronologica della lavorazione e della tecnica impiegata, dimostrando come dalle prime sperimentazioni, non esenti da errori sapientemente camuffati, si giunse alla perfezione esecutiva e alla calibrata composizione della lega metallica all’ottenimento della variante cromatica desiderata.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.205 kg